“Materia Eterea” indaga i confini sottili tra materialità e immaterialità attraverso sculture cinetiche che trasformano luce e trasparenza in esperienza temporale. Il progetto ridefinisce il linguaggio scultoreo contemporaneo introducendo elementi dinamici che rendono l’opera un evento in costante evoluzione piuttosto che un oggetto statico.
Le sculture orchestrano elementi mobili in plexiglass, vetro e materiali riciclati, illuminati da LED programmabili che modulano intensità e sequenze cromatiche. Il movimento coreografico, controllato da micro-motori e sensori di prossimità, genera un teatro di riflessi e ombre che si trasforma continuamente, invitando a una contemplazione attiva dello spazio.
Il progetto nasce da una riflessione sulla natura paradossale della percezione contemporanea, dove solidità materiale e evanescenza digitale convivono in tensione creativa. L’installazione propone un’esperienza estetica che coinvolge simultaneamente dimensioni visive, tattili e concettuali, interrogando i meccanismi percettivi che governano la nostra relazione con lo spazio nel XXI secolo.
Attraverso tecnologie sostenibili e materiali a basso impatto, “Materia Eterea” coniuga innovazione estetica e responsabilità ecologica. L’approccio interdisciplinare dissolve i confini tra arte, tecnologia e ricerca scientifica, proponendo una scultura che dialoga criticamente con il dibattito contemporaneo sulle nuove frontiere dell’espressione artistica.
Dettaglio dei materiali in plexiglass trasparente utilizzati per le sculture cinetiche
Sistema motorizzato che controlla il movimento delle parti mobili della scultura
Programmazione delle sorgenti LED per creare giochi di luce dinamici e responsivi
Gioco di riflessi e trasparenze generato dall’interazione tra luce e materiali