“Memorie Digitali” esplora l’universo emotivo contemporaneo attraverso un linguaggio fotografico che fonde tradizione e sperimentazione digitale. Il progetto nasce dall’urgenza di dare forma visiva a sensazioni complesse, utilizzando l’immagine come veicolo per comunicare l’invisibile emotivo che caratterizza la nostra epoca.
Il processo creativo si basa sulla stratificazione di texture, palette cromatiche e frammenti di fotografie d’archivio personali e collettive, generando narrazioni multistrato che si rivelano progressivamente. Ogni immagine diventa un diario visivo capace di raccontare momenti esistenziali: gioia spontanea, malinconia nostalgica, paura inquietante e forza propulsiva della speranza.
La manipolazione digitale supera i confini tradizionali del medium fotografico, aprendo territori inesplorati di possibilità espressive. L’utilizzo di software open source abbraccia una filosofia democratica degli strumenti creativi, mentre i supporti di stampa ricavati da materiali riciclati manifestano un impegno verso pratiche artistiche sostenibili.
L’obiettivo è stimolare una riflessione sul rapporto tra memoria individuale, costruzione identitaria e mediazione tecnologica. Ogni immagine invita lo spettatore a un viaggio introspettivo, riconoscendo frammenti della propria storia emotiva nelle narrazioni proposte e scoprendo nuove connessioni tra esperienza personale e rappresentazione artistica contemporanea.
Fotografie d’archivio utilizzate come materiale di base per la manipolazione digitale
Effetto glitch applicato digitalmente per rappresentare la frammentazione della memoria
Sovrapposizione di texture e frammenti fotografici per evocare ricordi stratificati
Dettaglio della tecnica di overlay utilizzata per creare profondità emotiva nell’immagine